Progetto E.L.P.I.S. |
Espressione artistica, performance e innovazione sociale: il ruolo dell’educatore per l’accessibilità delle arti
Codice progetto 2022-I-IT02-KA220-ADU-000086370
ELPIS “Espressione artistica, performance e innovazione sociale: il ruolo dell’educatore per l’accessibilità delle arti”, finanziato nell’ambito del Programma Erasmus+ KA220 Partenariati di Cooperazione nell’Educazione per gli Adulti, è un progetto biennale che coinvolge Idrisi Cultura e Sviluppo ETS (Italia), associazione no profit del Terzo Settore, The Rijeka Youth Theatre (Croazia), PIONIRSKI DOM -CENTER ZA KULTURO MLADIH (Slovenia), e il Liceo Ginnasio Statale Francesco Scaduto di Bagheria (Italia).
Il Progetto ELPIS muove dalla volontà di ampliare la partecipazione ad attività culturali e artistiche da parte di un target periferico, con minori opportunità socioeconomiche e poco alfabetizzato dal punto di vista civico, difficilmente ascrivibile all’identità di “artgoer”.
In parallelo, la progettualità opera sulle professionalità afferenti all’educazione, alla mediazione culturale di terzo settore, all’animazione socioeducativa affinché possano moltiplicarsi le opportunità di fruizione artistica e si valorizzino le competenze creative, non professionalizzanti, guardando alle più recenti forme d’innovazione sociale.
ELPIS si pone l’obiettivo di tradurre le pratiche laboratoriali ed esperienziali in metodologia: a ogni attività di sperimentazione artistica corrisponde infatti un solido corpus di ricerche azioni, di implementazioni, di strategie e risorse digitali che permetteranno al professionista d’educazione e cultura di progettare, personalizzare e formulare esempi d’apprendimento non formale per mezzo creativo, in percorsi orientati su tratta e migrazione, memoria dei più recenti conflitti europei, fragilità e violenza dei confini, ancor prima della crisi ucraina.
ELPIS si prefigge il raggiungimento di risultati concreti, mediante Attività che restituiscono appieno il significato delle priorità prescelte:
- La produzione di linee guida operative per l’educatore e il mediatore, incentrate sulla replicabilità di esercizi di teatro sociale, medium privilegiato per la diffusione di competenze politiche e di cittadinanza trasversali, che confluiranno in una pièce multilingue, anche digitalizzata, che tematizza elementi di forte attualità, quali tratta e migrazione;
- La definizione di un curriculum esperienziale, che valorizza le potenzialità del digitale nonché le opportunità educative offerte dall’improvvisazione e dal role-play, affrontando il delicato tema della memoria europea, del recente conflitto jugoslavo, della nozione di frontiera – parole chiave oggi drammaticamente riesplose a causa dell’escalation bellica;
- La configurazione di un corso per mediatori culturali, educatori e artisti civici incentrato sulle modalità di progettazione di offerte educative non formali per mezzo creativo, inclusivo di ulteriori esempi esperienziali che abbracciano il linguaggio fotografico, la dimensione urbana e la condizione periferica;
- Una sintesi operativa che restituisce il valore delle alleanze tra educazione e innovazione sociale, includendo educatori a lavoro con target vulnerabili.
L’elaborazione di ELPIS muove dal desiderio di operare una sinergia tra differenti ambiti: educazione degli adulti, istruzione scolastica, educazione non formale e animazione socioeducativa territoriale attraverso arti partecipate e sociali. Questa sinergia si riflette chiaramente nella composizione del partenariato: due NGO (Idrisi Cultura e sviluppo ETS e TRY Theatre), da tempo a lavoro per l’implementazione di un’offerta educativa accessibile e inclusiva col teatro e il visuale, orientata alla disseminazione del corpus valoriale comunitario e dell’educazione all’inclusione e due istituzioni educative pubbliche (Pionirski dom e Liceo F. Scaduto), che sottolineano il bisogno di una più strutturata alleanza tra istituzione e associazionismo creativo per il potenziamento dell’esperienza del discente, per la promozione di occasioni di fruizione culturale e, soprattutto, per l’irrobustimento delle competenze non professionalizzanti dell’educatore, del mediatore, dell’operatore a lavoro anche con soggetti vulnerabili.
ELPIS modella percorsi d’attuazione educativa non formale per mezzo teatrale e creativo, rivolgendosi a un pubblico che difficilmente prende parte all’esperienza artistica, nonché all’educatore e mediatore culturale, intesi nella sua accezione più ampia e legata al sociale. L’obiettivo delle Attività è quello di coniugare insieme sperimentazione creativa, esperienza, sensibilizzazione valoriale – attraverso un’attenta selezione di temi e argomenti drammatizzati – compiendo un ulteriore passo in avanti: riflettere organicamente sul ruolo dell’educazione non formale, sulla sua valorizzazione e validazione, su ciò che essa rappresenta, nell’ideale bagaglio di competenze dell’educatore, per favorire l’acquisizione di un profilo d’innovazione sociale proattivo, in sintonia col territorio, capace di contribuire alla rigenerazione di gruppi e comunità d’appartenenza.
Output di Progetto
Linee Guida e Produzione Teatrale: performance e metodologia non formale per
l’accessibilità delle arti
Le Attività “Narrazioni di violenza, conflitto e migrazione” e “Spettacolo teatrale multilingue “Elpis“, coordinate da Idrisi Cultura e Sviluppo ETS, comprendono un ciclo laboratoriale partecipato di sensibilizzazione artistica e valoriale e produzione originale di teatro sociale, sono pensate come unità politicamente rilevanti: la sperimentazione non formale, in questo caso teatrale-sociale, di per sé utile per la crescita armonica dei partecipanti, è qui tematizzata: vissuti, storie e percorsi individuali di tratta e migrazione – raccolti in modalità multilingue – diverranno oggetti di drammatizzazione sia per integrare la nozione di diversità all’interno dell’offerta progettuale, sia per agire in profondità in chiave esperienziale e trasformativa sul target adulto-interprete amatoriale, che non dispone di significative conoscenze d’orientamento civico/politico.
Toolkit e Curriculum per futuri mediatori ed educatori: il teatro amatoriale per
stimolare la political awareness del cittadino
Le Attività che compongono WP3, coordinate da The Rijeka Youth Theatre, disegnano un percorso omogeneo, al contempo inserito in una cornice prospettica secondo metodologie di lavoro e implementazione coerenti, collocate in una dimensione diacronica. L’Attività “Ricerca – Azione: le forme del teatro sociale e la sua funzione educativa” è composta dal lavoro, trasversale al partenariato, necessario per la produzione di un handbook quadrilingue (inglese, croato, italiano, sloveno) sulla relazione tra arte, educazione, consapevolezza civica e democrazia.
Animazione Culturale, Curriculum non formale e Catalogo: Le potenzialità
educative dell’esercizio artistico
Il contenuto dell’Attività “Upskilling dell’educatore e del mediatore: modellare esempi d’educazione non formale”, coordinata da Pionirski dom, è lo sviluppo di una solida metodologia utile per disegnare percorsi e apprendimenti non formali, primariamente mediante Arte e Creatività, a uso dell’educatore, dell’artista civico, del mediatore. Essa è composta da 15 sessioni laboratoriali coinvolgenti il target group di riferimento.
L’educazione non formale, la creatività e l’innovazione sociale: Raccomandazioni
politiche e strumenti di valutazione
Il curriculum sperimentale promosso all’interno dell’Attività “Strumenti di autoformazione e upskilling: il ruolo dell’educazione non formale e dell’innovazione sociale per l’educazione di target vulnerabili”, coordinata da Liceo Ginnasio di Stato F. Scaduto, si configura come un unicum formativo, che risponde a precise esigenze: Miglioramento delle Competenze, Usabilità e Trasferibilità, ovvero un corso composto da sessioni di role-modeling e somministrazione di case studies, significativamente vicini agli enti proponenti, che arricchiscono la nozione di innovazione sociale declinandola in innovazione educativa, innalzando la pratica artistica a medium privilegiato per
veicolare pratiche critiche, relazionali e analitiche a sostegno dell’educatore di comunità.